Quando i primi esploratori dell’Amazzonia, come Henry Walter Bates e Alfred R. Wallace, si inoltrarono nella fitta foresta, avevano sentito parlare di serpenti mostruosi lunghi venti e più metri, che sbucavano dall’acqua e stritolavano esseri umani.
Benché le voci sulle dimensioni dell’anaconda verde fossero esagerate (raramente supera i dieci metri), e non fosse una mangiatrice di uomini (bensì di cervi e capibara, ma la forza per soffocare anche uno di noi non le mancherebbe), è il serpente più grande del mondo considerando lunghezza, circonferenza e peso.
Le sue mandibole elastiche possono estendersi tantissimo per inghiottire un maiale intero. Occhi e narici sono posti in alto, in modo che possa restare nascosta in agguato nell’acqua. Questo rettile gigante presenta una particolarità che dimostra la sua antica discendenza dalle lucertole: dal bacino si dipartono due piccoli speroni che sono l’antico ricordo delle zampe posteriori.