15 marzo 2020 ore 18:00 al Teatro Nuovo di Verona
andrà in scena
IL MASCHIO INUTILE
Banda Osiris
con Telmo Pievani e Federico Taddia
in collaborazione con Parco Natura Viva
"Uno spettacolo brillante, sorprendente e divertente.
Dedicato agli uomini e fortemente consigliato alle donne."
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PREZZO
BIGLIETTO |
DIRITTO
DI PREVENDITA |
TOTALE
TARIFFA* |
Platea |
€ 25,00 |
€ 2,50 |
€ 27,50 |
Balconata |
€ 20,00 |
€ 2,00 |
€ 22,00 |
1° Galleria |
€ 15,00 |
€ 1,50 |
€ 16,50 |
2° Galleria |
€ 10,00 |
€ 1,00 |
€ 11,00 |
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I biglietti sono acquistabili:
- presso gli Sportelli Unicredit
- alla biglietteria del Teatro Nuovo: dal lunedì al sabato dalle ore 15:30 alle ore 20:00
- *Geticket.it: alla tariffa totale (costo biglietto+diritto di prevendita) verranno aggiunti 3,00€ per commissioni acquisto online/una tantum
IL MASCHIO INUTILE
Produzione Banda Osiris snc
Musica e testi di Banda Osiris – Federico Taddia – Telmo Pievani
Che cosa significa essere maschi oggi? La condizione femminile è da tempo sotto i riflettori, ma pochi parlano della crisi mondiale del maschio. Antiche certezze si vanno sgretolando. Nell’età della pietra, i maschi facevano i maschi e le femmine facevano le femmine, o almeno così sembra. Adesso è tutto più complicato e si affaccia la novità scientifica sconcertante secondo cui, in natura, il sesso debole è proprio quello maschile. Negli animali non umani si scoprono storie raccapriccianti. In certi pesci, i maschi sono diventati “nani parassiti”, appendici penzolanti dal corpaccione della femmina, scroti ambulanti. Neanche in un film di fantascienza femminista ci sarebbero arrivati. In altri casi ancora le femmine fanno tutto da sole auto-fecondandosi come amazzoni, o cambiano sesso all’occorrenza. Decidono tutto loro. I maschi invece si ammazzano di fatica per farsi scegliere dalle femmine, lottando gli uni contro gli altri o esibendo costosissimi ornamenti. Una vitaccia. Ne Il maschio inutile i quattro uomini della Banda Osiris decidono per la prima volta di costituire un gruppo di auto-aiuto. Con il contributo di un narratore di storie, Federico Taddia, e di uno scienziato dell’evoluzione, Telmo Pievani, attraversano i gironi infernali della mascolinità. È una terapia d’urto, una catarsi. Scoprono così che i loro cromosomi stanno invecchiando, che il corpo maschile è pieno di parti inutili, che per non fare la pipì fuori dal vaso hanno bisogno di una mosca finta dipinta nell’orinatoio, e che in natura c’è veramente di tutto: eterosessualità, omosessualità, bisessualità, transessualità. Insomma, un’esplosione di diversità in cui il maschio tradizionale si sente piccolo e periferico. Poco male: il mondo trabocca di inutilità e gli uomini rientreranno a buon titolo nella categoria del superfluo. A meno che non decidano di smettere di fare i maschi da cartolina, i maschi tutto testosterone. Ecco allora che emerge la domanda fatidica: perché nonostante tutto i maschi sopravvivono? Nella parte finale del loro viaggio, i quattro maschi anonimi scopriranno il segreto scientifico della loro esistenza, che qui non possiamo anticipare. Il futuro sta tutto nella diversità e la categoria maschile sarà forse salvata proprio da quei maschi strambi e sorprendenti, un po’ assurdi e teneramente umani, raccontati da Federico. Essere imperfetti tutto sommato non è così male, la perfezione è noiosissima. La natura ci sta dicendo che “il” maschio non esiste nemmeno. Esistono i maschi, e non ce n’è uno uguale a un altro. Linguaggi differenti come la musica, le storie (tutte vere!), la comicità, la scienza, la satira sociale, conditi da una forte dose di auto-ironia, per la prima volta insieme per raccontare l’evoluzione del sesso e le sue stranezze.
Non è più tempo di certezze. Nel Pleistocene i maschi facevano i maschi e le femmine facevano le femmine, o almeno così ci hanno raccontato. Adesso è tutto più complicato, si affaccia il sospetto che il sesso debole sia quello maschile. I maschi in natura si stanno indebolendo, lasciano che siano le femmine a scegliere. A meno che non smettano di fare i maschi da cartolina patinata come gli uomini teneri e sorprendenti raccontati in questo spettacolo, brillante e insolito che va alle radici – evolutive – del problema, un’analisi della cultura contemporanea in cui scienza e satira sociale si fondono per raccontarci con ironia qualche scampolo di realtà.
Telmo Pievani