Palma
“Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!” (Gv 12, 12-13)
La palma appare in 50 versetti nella Bibbia. E’ una pianta resistente negli ambienti aridi, capace di vivere a lungo e produrre frutti per molti anni. Si trova quindi vicino alle oasi o alle sorgenti d’acqua. Nella Bibbia si parla di Gerico come città delle palme (Dt 34, 3). Le foglie di palma erano uno dei motivi di decorazione del Tempio di Salomone (1RE 6, 29-32). Il frutto della palma, il dattero, si mangia come un dolce e dalla linfa fermentata si ricavava una bevanda. Le foglie si usavano per i tetti delle case o per intrecciare stuoie o cesti.
La parola ebraica che indica il dattero, Tamar, è spesso utilizzata nella Bibbia come nome proprio.
La forma diritta e solenne della palma è stata spesso associata all’idea di nobiltà e giustizia. Le foglie di palma indicavano inoltre il trionfo e la gloria e con questo senso, secondo il vangelo di Giovanni, furono usate per festeggiare l’entrata di Gesù a Gerusalemme (Gv 12, 13). Inoltre il fatto che si mantengano sempreverdi le ha rese un simbolo di resurrezione e vita eterna. Con questo significato sono passate a essere l’attributo dei martiri nell’arte cristiana.