Melograno
“Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo porrai sonagli d’oro: un sonaglio d’oro e una melagrana, un sonaglio d’oro e una melagrana intorno all’orlo del manto. Esso rivestirà Aronne nelle funzioni sacerdotali e se ne sentirà il suono quando egli entrerà nel Santo alla presenza del Signore e quando ne uscirà;” (Esodo 28, 34-35)
Il melograno appare nella Bibbia in 27 versetti, ha un succo molto rinfrescante che, ancora oggi, è una delle bevande più facili e dissetanti da trovare in Israele. Dalla buccia si estraeva un medicamento e una tintura rossa usato anche nella concia del cuoio. Era utilizzato come ornamento ai bordi dei lunghi abiti dei sacerdoti del Tempio (Es 28, 33-34) ed era anche scolpito nelle travi e nel legno (1Re 7, 18-20) Era considerato simbolo di fertilità e abbondanza, a causa dei suoi numerosi semi, e di vita eterna e gioia, per il suo colore rosso. In particolare però era il simbolo dell’osservanza della legge scritta nella Torah (si credeva che i semi fossero 613 come i precetti della Torah). Nel medioevo lo si associò alla bellezza e alle virtù di Maria, o fu visto anche come simbolo della Chiesa (per i molti semi riuniti sotto un’unica scorza) e il succo rosso fu collegato ai martiri.