Migrazione ibis eremita

Conclusa la 15 migrazione guidata dall'uomo

#3.
GRAN FINALE PER LA MIGRAZIONE GUIDATA DEGLI IBIS EREMITA:
DUE TAPPE IN UNA E PINELLA ARRIVA IN AUTO (DA GRAN DIVA)

 

Comunicato stampa 6/09/2022 - Orbetello (GR)

Gran finale per la 15° Migrazione Guidata dall’Uomo degli ibis eremita. Due tappe in una hanno portato a meta lo stormo di uomini e uccelli dopo un volo record di 6 ore e 37 minuti, fino all’oasi di svernamento di Orbetello (GR). Quarta e ultima tappa italiana da Lugo (RA) alla costa toscana sorvolando gli Appennini: i 26 ibis e le 2 mamme adottive a bordo dei due ultraleggeri a motore sono atterrati nel pomeriggio del 3 settembre dopo aver percorso nel rush finale 231 chilometri in volo. Unica sosta a Cavriglia (AR) per rifornimento carburante e per consentire a Pinella di fermarsi e proseguire in auto, a causa di due penne remiganti danneggiate che le impedivano di prendere facilmente quota. Partita dall’Austria il 16 di agosto, quest’anno la spedizione del progetto europeo LIFE “Northern Bald Ibis ha portato a compimento la propria missione in 18 giorni, perfettamente in media. Adesso gli uccelli conoscono la rotta da seguire - lunga oltre 800 chilometri - per svernare al clima mite italiano e sapranno ripercorrerla autonomamente in senso inverso quando sarà il momento di raggiungere il fresco del nord. Così potranno tornare a popolare l’Europa, dalla quale si sono estinti 4 secoli fa.
La popolazione migratoria che è stato possibile ricreare nei decenni grazie a quest’idea - spiega Cesare Avesani Zaborra, CEO del Parco Natura Viva di Bussolengo, partner italiano del progetto europeo - conta oggi 220 ibis eremita, ai quali si aggiungeranno gli esemplari di quest’anno. Che hanno ripetuto l’impresa, in un rush finale davvero impegnativo. Sulla cima degli Appennini, Pinella non è riuscita a prendere la corrente ascensionale che l’avrebbe portata in quota insieme agli altri a causa delle due penne remiganti primarie già provate dalla tappa precedente. Il gruppo di uccelli l’ha staccata troppo ma il pilota, con un’esperienza più che decennale, ha descritto un grande cerchio in aria ed è tornato indietro per consentirle di entrare in scia e salire con gli altri. Pinella ce l’ha fatta, è atterrata a Cavriglia ma da lì non le hanno consentito di proseguire con le proprie forze”. Altro momento faticoso della migrazione è stato al valico alpino, nei pressi del quale risultano attualmente dispersi 3 ibis eremita. Grande soddisfazione anche da parte delle mamme adottive, che hanno ancora davanti qualche settimana per ambientare gli ibis prima di doverli lasciar andare del tutto alla vita selvatica.
 

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#2.
IBIS EREMITA, CONCLUSE SECONDA E TERZA TAPPA:
PERCORSI QUASI 500 DEGLI 800 CHILOMETRI TOTALI. SI RIPARTE GIOVEDÌ


Comunicato stampa 29/08/2022 - Lugo (RA)

Seconda e terza tappa italiane filate via senza intoppi per lo stormo di uomini e uccelli della 15° Migrazione Guidata dal’Uomo degli ibis eremita. Partiti dall’Austria il 17 agosto scorso ed entrati in Italia a Collepietra (BZ), il Parco Natura Viva di Bussolengo fa sapere che nella mattinata di oggi le due mamme umane adottive a bordo di due ultraleggeri a motore hanno condotto fino a Lugo (RA) i ventisei giovani esemplari, dopo una sosta di 48 ore a Montagnana (PD). Un volo senza interruzioni, con tutti gli ibis in formazione. Percorsi quasi 500 degli oltre 800 chilometri che separano lo stormo alla meta di Orbetello, adesso meritata pausa di due giorni per prepararsi all’altra grande sfida di quest’impresa. Dopo l’attraversamento delle Alpi, il passo degli Appenini condurrà gli uccelli a sfiorare i duemila metri di quota e saranno necessari meteo stabile e correnti ascensionali favorevoli per confermare la partenza prevista dalla tabella di marcia per giovedì 1 settembre. Dopo l’arrivo a Cavriglia (FI), l’ultimo volo fino alla meta di Orbetello. Lì gli ibis sverneranno per poi poter tornare nel nord dell’Europa autonomamente in primavera. Questo l’obiettivo del progetto europeo LIFE “Northern Bald Ibis” per la reintroduzione in natura dell’ibis eremita.

 


 

#1.
IBIS EREMITA ATTERRATI IN ITALIA CON LE MAMME ADOTTIVE:
PRIMA TAPPA MOVIMENTATA, MA IL VIAGGIO VERSO SUD CONTINUA

 

Comunicato stampa 26/08/2022 - Collepietra (BZ)

Un ingresso in Italia movimentato quello che quarantotto ore fa ha portato a Collepietra (BZ) uomini e uccelli della 15° Migrazione Guidata dall’Uomo degli Ibis Eremita. Il team formato dai 29 giovani esemplari e dalle loro mamme adottive a bordo di due ultraleggeri a motore, era partito da Gerlos (Austria) in mattinata. Ma appena prima di superare il confine al Passo Vizze, alcuni uccelli hanno fatto marcia indietro e a 2.276 metri di quota, uno dei due velivoli li ha seguiti invertendo anch’esso la rotta. Il volo è proseguito regolarmente invece per l’altro ultraleggero che ha raggiunto la tappa pianificata in 2 ore e 45 minuti, coprendo un totale di 95 chilometri. Ricongiunti in serata a Collepietra, Ingrid e altri due ibis risultano attualmente dispersi. La ripartenza stamane stesso per puntare verso Sarego, in provincia di Vicenza. A darne notizia il Parco Natura Viva di Bussolengo, partner del gruppo di ricercatori austriaci del Waldrappteam e del progetto europeo LIFENorthern Bald Ibis”, che seguirà la migrazione guidata dall’uomo passo dopo passo fino all’arrivo dello stormo ad Orbetello. Ed è proprio da Sarego che nei prossimi giorni lo stormo si muoverà per valicare gli appennini ed entrare in Toscana, altra tappa molto impegnativa. 
 “Gli uccelli - spiega in una nota il Waldrappteam - sono stati probabilmente confusi dal fatto che la tappa precedente abbia richiesto otto giorni di attesa prima di poter valicare le Alpi con un meteo che permettesse tempo stabile e correnti ascensionali adeguate. Un imprevisto che tuttavia non impedirà a uomini e uccelli di ripartire verso sud stamattina stessa con 26 uccelli”. Nel frattempo, volontari e cittadini sono stati allertati per la ricerca degli ibis che non sono rientrati al campo
Gli ibis eremita guidati dall’uomo, tutti allevati dalle due mamme umane che li allevano sin dalla schiusa e che in volo mostrano loro la rotta per lo svernamento fino a Orbetello, hanno dunque la missione di memorizzare la via della migrazione per poi poterla percorrere in senso inverso all’alba della bella stagione prossima. Tornare in Austria, riprodursi e riportare a sud i giovani, ricostituendo l’originario equilibrio migratorio compromesso dalla persecuzione dell’uomo che in Europa ne ha provocato l’estinzione allo stato selvatico 4 secoli fa e che, oggi, tenta di porvi rimedio.
 

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HANNIBAL E JACOV, LE IBIS SENZA UN’ALA ABITERANNO A ROMA:
MIGRAZIONE IN PAUSA DI 24 ORE PER ACCOMPAGNARLE



Comunicato stampa 31/08/2022

Ad entrambe manca un’ala, nessuna delle due potrà mai più migrare. È per questo che Hannibal e Jacov, le due ibis eremita colpite da bracconaggio ed elettrocuzione, da ieri mattina abiteranno in pianta stabile al centro di recupero LIPU di Roma. A trovar loro casa è stato il Waldrappteam, il gruppo di ricercatori austriaci che insieme al Parco Natura Viva di Bussolengo sta conducendo il progetto europeoNorthern Bald Ibis” per la reintroduzione in natura dell’ibis eremita. E se Hannibal era già ospite degente da alcune settimane, Jacov l’ha raggiunta ieri accompagnata da Johannes Fritz stesso. Il biologo austriaco e lo staff del parco zoologico in provincia di Verona si trovano nel bel mezzo della 15° Migrazione Guidata dal’Uomo, tappa pre-appenninica con meta Orbetello. Ma per garantire ai due esemplari inabili di vivere una vita tra conspecifici, è stato decretato uno stop di 24 ore al volo di uomini e uccelli. Da Roma parte dunque l’appello, all’alba della stagione di caccia che si sta per aprire in tutta Italia: “Gli ibis eremita sono una specie estinta in Europa e stiamo cercando di riportarli allo stato selvatico. Non sparate!
L’ala di Hannibal - spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore del Parco Natura Viva di Bussolengo che ha preso parte all'evento - è stata amputata dopo che nel 2021, all’età di sei anni, le è stato sparato un colpo di fucile. Nonostante l’operazione, l’arto ha subito una necrosi e non è stato possibile intervenire in altro modo. Ma i casi di caccia illegale sono stati molti altri, per lo più con esiti ben peggiori. Solo tra il tra il 2014 e il 2019 sono stati colpiti da bracconaggio 60 ibis eremita, spesso mentre gli uccelli rientravano nei quartieri estivi della Baviera. La costa tirrenica della Toscana e il Veneto sono due zone per cui abbiamo già chiesto l’istituzione di un “black spot”, un corridoio in cui possa essere sospesa la caccia nel periodo migratorio”. E anche per questo, proprio nei pressi del parco nel veronese verrà costruita una voliera aperta che possa funzionare da sosta sicura per gli ibis in volo. Quanto a Jacov, è la triste rappresentante dell’altra grande minaccia a carico degli uccelli: la numerosa presenza dei pali dell’alta tensione, sui quali gli esemplari si posano con il rischio di venire folgorati. D’ora in poi le due ibis senza un’ala “socializzeranno potendo girare liberamente tra il giardino e gli uffici della loro nuova casa - spiega Francesca Manzìa, responsabile del centro LIPU di Roma - gradendo la presenza dell’uomo e approfittando della generosità dei volontari nell’elargire tarme e insetti fuori pasto”.
 

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Cesare Avesani Zaborra, Johannes Fritz, direttore del progetto di reintroduzione dell'ibis eremita e Francesca Manzìa tra i volontari del centro LIPU
 
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Hannibal e Jacov nelle prime fasi dell'incontro
 
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Johannes Fritz, direttore del progetto europeo di reintroduzione dell'ibis eremita, Cesare Avesani Zaborra, direttore del Parco Natura Viva di Bussolengo, Francesca Manzìa, responsabile del centro di recupero LIPU di Roma e Hannibal
 
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Ibis eremita durante una tappa della migrazione guidata dall'uomo - Foto di Mauro Gatti
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Un'immagine della migrazione guidata dall'uomo
 
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Cesare Avesani Zaborra, direttore del Parco Natura Viva di Bussolengo con Hannibal e Jacov

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