É NATO UN CAPOVACCAIO GINGINIANO,
UNICO AL MONDO QUEST’ANNO IN UN PARCO ZOOLOGICO
TANTO MIMETICO DA NON SOMIGLIARE A MAMMA E PAPÀ
Bussolengo, 23 ottobre - Se c’è un avvoltoio che si distingue dagli altri per essere quasi interamente coperto di un bel piumaggio
bianco candido, quello è il
capovaccaio: spicca solo il becco giallo che usa per portare in volo i sassi da lasciar cadere sulle uova altrui e le ultime penne della coda, quasi nere. Eppure, il
nuovo nato sul nido del Parco Natura Viva sembra essere privo di ogni segno distintivo,
poco somigliante a mamma e papà da far sorgere il dubbio di appartenere ad una specie diversa: le sue penne vanno dal marrone chiaro al marrone scuro, il becco è grigio e anche la “cresta” sulla testa è uniformemente scura. E non c’è alcun paragone che si possa fare con gli altri giovani: si tratta dell’
unico pulcino di capovaccaio ginginiano nato in un parco zoologico del mondo quest’anno.
“
Ovviamente - spiega
Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva di Bussolengo -
il nostro giovane non è stato “adottato” dai suoi genitori ma è dotato di una forma di mimetismo comune tra i piccoli di molte specie, che permette di avere maggiori possibilità di sopravvivenza confondendosi con l’ambiente circostante. Impiegherà sei anni prima di assumere la tipica colorazione bianca e quell’età segnerà anche il raggiungimento della sua maturità sessuale”. Oggi il capovaccaio ginginiano,
originario dell’India, ha 4 mesi ed è uno dei 20 individui della sua sottospecie a vivere in un parco zoologico del mondo: il Parco Natura Viva ospita da quasi vent’anni l’
unica coppia riproduttiva vivente in ambiente controllato che, dal 2012, ha avuto cinque piccoli.
Inserito nella
Lista Rossa IUCN come “
minacciato” di estinzione, il capovaccaio è un avvoltoio in grado di utilizzare strumenti per portare a termine un’azione. “
A farne le spese sono proprio gli altri nidi - prosegue Sandri -
perché questo animale sceglie un frammento di roccia, lo porta in volo e lo lascia cadere sulle uova, cibandosi poi dell’embrione in esse contenuto. Una “variazione sul tema” della sua dieta, che generalmente prevede carcasse."
Prezioso "spazzino" della natura che conta tre sottospecie tutte a
rischio estinzione in Europa, in Asia e nel Nordafrica a causa dalla perdita di habitat, elettrocuzione, caccia illegale e avvelenamento.
In foto il giovane capovaccaio con i genitori