Comunicato stampa Parco Natura Viva 29/09/2018. Era il giorno di Ferragosto quando, a poche centinaia di metri dall’unico carnaio dell’arco alpino italiano, alcuni turisti hanno notato un avvoltoio grifone in difficoltà sulle rive del Tagliamento. Recuperato e curato dallo staff della Riserva Naturale Regionale del Lago di Cornino, il giovane è sembrato subito affetto da saturnismo, un’intossicazione causata dall’ingestione di piombo presente - in questi casi - in carcasse non recuperate a seguito dell’attività venatoria. Due ore fa, dopo più di 30 giorni di degenza, a CXZ è stata offerta una seconda possibilità: rilasciato proprio dove gli è stata salvata la vita, ora potrà tornare a solcare i cieli d’Europa.
“È stata proprio quella sigla incisa sull’anello identificativo ad aver indicato ai soccorritori la provenienza e la storia del giovane esemplare - spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura di Bussolengo che sostiene il progetto “Grifoni osservati speciali” - nato quest’anno in un nido di una falesia sull’isola del Quarnaro e inanellato direttamente nel nido dai ricercatori croati il 26 di maggio scorso”.
Una ricostruzione che testimonia una volta di più l’importanza del “punto ristoro” allestito nella Riserva del Lago di Cornino, che per gli avvoltoi funziona da ponte naturale tra le popolazioni che vivono tra l’est e l’ovest delle Alpi. “Abbiamo allestito questo carnaio negli anni ‘90 - spiega Fulvio Genero, coordinatore scientifico del progetto “Osservati Speciali” - quando si cominciava a comprendere il declino a cui erano sottoposte le popolazioni di grifoni, avvoltoi necrofagi minacciati dalla scarsità di cibo, dalla sottrazione dell’habitat e dal disturbo antropico. Lo riforniamo con carcasse di animali selvatici provenienti da incidenti stradali o deceduti negli allevamenti della zona: solo negli ultimi 2 mesi, grazie alle telecamere allestite sul carnaio, abbiamo contato almeno 300 esemplari provenienti da molti Paesi europei”.
In Italia, la Lista Rossa delle specie a rischio estinzione classifica il grifone come una specie “in pericolo critico”: da oggi, CXZ potrà ricominciare a svolgere il suo ruolo di “spazzino della natura”, ripulendo gli habitat da animali morti. Finché l’uomo non intralcerà nuovamente il suo cammino.