Non ha tronco, né foglie, né radici, e non fa nemmeno la fotosintesi.
Rafflesia è un genere di piante parassite della foresta pluviale del Borneo che sfoggiano il fiore più pesante di tutti: può arrivare a un metro di diametro, per 10 chili di peso. Vederlo è uno spettacolo raro: ci mette mesi per arrivare a maturazione e poi sfiorisce dopo pochi giorni. Emana una puzza di carne putrescente che per noi è schifosa, ma per le mosche che ne garantiscono l’impollinazione è deliziosa. In natura i gusti dipendono da come si sono evoluti i nostri organi di senso!
Nel 1878, nella foresta pluviale di Sumatra, il naturalista fiorentino Odoardo Beccari scoprì l’aro titano (Amorphophallus titanum), una pianta erbacea con un’infiorescenza gigantesca alta tre metri e pesante 75 chili. Fu fortunato, perché si può ammirare questa struttura gigante solo per due o tre giorni all’anno. Ma quando spunta, non si può non “sentirla”, poiché emana una puzza pungente di putrefazione, la cui funzione è attirare i coleotteri che ne garantiscono l’impollinazione. Questa è un’infiorescenza semplice, la più grande di tutte.
La palma talipot indiana e l’agave americana possiedono invece le infiorescenze composte più giganti di tutte.