Chi glielo fa fare al narvalo maschio di farsi crescere una zanna così lunga e pesante? Non è facile rispondere.
Si tratta infatti di un carattere costoso: il narvalo non può più usare i denti e il cranio deve bilanciare il peso di questo dente abnorme diventando asimmetrico. Avendolo solo i maschi, tranne rare eccezioni, è escluso che si sia evoluto con funzioni che sarebbero indispensabili anche per le femmine, tipo stordire le prede, avere un organo sensoriale aggiuntivo o fare buchi nel ghiaccio per respirare. Probabilmente si è evoluto per selezione sessuale, cioè come ornamento per farsi scegliere dalle femmine oppure come arma per combattere contro altri maschi per l’accoppiamento. Può capitare che alcuni maschi sviluppino due zanne.
L’utilizzo nella caccia al merluzzo o come difesa contro i predatori (orche e orsi polari) sarebbe invece un adattamento secondario, cioè un exaptation: in natura succede spesso che una struttura si evolva in virtù di una certa funzione e venga poi riutilizzata e convertita per fare altro.
Quanto all’ipotesi che il suo avorio avesse la capacità magica di neutralizzare i veleni, è la classica leggenda inventata dai primi commercianti per alzare il prezzo.