Aloe
“Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe” (Gv 19, 38-39)
L’aloe è citata 6 volte nella Bibbia, ma non è facile capire se si tratta della pianta che conosciamo oggi e che viene usata soprattutto per le sue proprietà curative o se invece si tratta di un legno di aloe o di sandalo dal profumo fragrante. Nei Vangeli si dice che Nicodemo portò l’aloe per profumare il lenzuolo di Gesù, forse aveva anche l’intento di imbalsamare il corpo di Gesù, perché in Egitto questa pianta era utilizzata a questo scopo, ma non sembra fosse una pratica tipica ebraica. Anche i greci la utilizzavano nei lenzuoli funebri, mescolandola alla mirra per renderne il profumo più gradevole