BIS DI PICCOLI GRU DELLA MANCIURIA: SOPRAVVISSUTI ENTRAMBI I FRATELLI
Comunicato stampa 09/07/2019 -
Sono nati al di là del ruscello, in un
nido seminascosto e
vicino ad una preziosa fonte d’acqua. Non è raro che una coppia di gru della Manciuria deponga due uova,
rarissimo che sopravvivano entrambi i pulcini: eppure
al Parco Natura Viva si sono schiusi tutti e due i gusci, l’uno tre giorni dopo l’altro,
lontani dalla vista del pubblico e dello staff. L’unica cosa di cui il veterinario del Parco è certo, è che i genitori abbiano atteso di vedere anche l’ultimo nato reggersi per bene sulle zampe prima di accompagnarli oltre il corso d’acqua. Oggi i due fratellini della seconda gru più minacciata al Mondo hanno
appena un mese e si tengono al riparo delle lunghe zampe dei genitori, al confronto delle quali sembra impossibile immaginare che prima o poi raggiungeranno anch’essi il metro e sessanta di altezza.
“
Non ci aspettavamo “il bis
” - spiega
Camillo Sandri, direttore tecnico-veterinario del Parco Natura Viva di Bussolengo -
ma siamo di fronte ad una coppia di genitori molto affiatata, che ha avuto la possibilità di scegliersi e che rimarrà insieme per tutta la vita: così, tutto diventa possibile”. Anche sostenere la doppia fatica che li accompagnerà almeno per tutto il primo anno di vita dei fratelli gru:
ricerca di cibo moltiplicata per due,
allerta contro i pericoli raddoppiata,
tempo per riposarsi inesistente. “
Ma abbiamo registrato che gli adulti si stiano dividendo i compiti: mentre in natura la mamma si occupa di sfamare i piccoli e il papà di difendere la famiglia - prosegue Sandri -
qui ognuno dei genitori provvede ad un piccolo, dal quale è seguito meticolosamente: nel laghetto a caccia di pesce o sull’erba a caccia di insetti, il cibo è rigorosamente sfilato dal becco di mamma o papà”. Niente a che vedere con quello che è costretta a vivere questa specie
in natura:
minacciata di estinzione, sta vedendo scomparire le zone umide in cui vive a causa della conversione dei suoli in terreni agricoli e allo sviluppo industriale, mentre la proliferazione delle dighe elimina i siti di nidificazione o ne riduce il livello dell’acqua, consentendo l’accesso ai nidi da parte dei predatori.
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